Le attività di controlli funzionali o di qualità hanno l’obiettivo di verificare le prestazioni delle apparecchiature. La definizione dell’attività è menzionata dalla normativa di riferimento (CEI, UNI, ISO, GMP, ecc…), che definisce le modalità di esecuzione delle prove; laddove non esistono riferimenti specifici nelle norme tecniche, la CICO ha sviluppato una serie di protocolli per la misurazione dei parametri prestazionali principali di tutta una serie di tipologie di apparecchiature.
Per i controlli di qualità delle prestazioni si farà anche riferimento alle stesse GPL (Good Laboratory Practices). Gli scopi dell’attività di controllo di qualità prestazionale sono molteplici, in particolare:
- Riscontro diretto per l’Ente dell’efficienza/efficacia degli interventi manutentivi eseguiti;
- Monitoraggio nel tempo dello standard prestazionale dell’apparecchiatura, da utilizzare anche nell’elaborazione di piani programmati di sostituzione;
- Rispetto della serie di norme UNI EN ISO 9000 per la certificazione dei Sistemi di Qualità Aziendali indicate nei manuali tecnici (service manual).
Lo scopo delle attività programmate, in particolare delle verifiche di sicurezza elettrica e dei controlli funzionali, non è quello di dichiarare la conformità di un’apparecchiatura ad una particolare norma CEI, UNI, EN o a altra norma, ma accertare e quindi dichiarare che:
- Un’apparecchiatura ha mantenuto nel tempo quelle caratteristiche di sicurezza dichiarate a suo tempo dal produttore stesso, attraverso la dichiarazione di conformità;
- Il livello di rischio associato all’utilizzo dell’apparecchiatura è accettabile.
Nel caso in cui gli interventi di verifica periodica abbiano messo in evidenza delle non conformità, siano esse di natura tecnica od amministrativa, il tecnico dopo un’attenta valutazione, nel limite delle possibilità e della disponibilità immediata di parti di ricambio, effettuerà l’intervento per la rimozione di tali anomalie.